"Abbiamo deciso di fondare la cooperativa
per chiudere un cerchio che potesse unire i produttori del sud del
mondo con i loro prodotti specifici e di ottima qualità‚ certificati
Biologici e Solidali‚ con il mercato equo solidale italiano ed europeo‚ che ha buone potenzialità ma spesso è inaccessibile ai produttori del
Sud del Mondo.
La nostra esperienza di lavoro come ex volontari e cooperanti
nell'appoggio ai produttori dell'America Latina per il miglioramento
delle loro condizioni economiche e sociali ci ha aiutato in questa nuova
impresa.
Il nostro modo di procedere:
- garantire ai produttori la sostenibilità del ciclo economico e produttivo annuale con prefinanziamenti senza interessi e pagamenti scaglionati ed opportuni dei contratti
- contratti stipulati in tempo e in anticipo rispetto alla raccolta
- coordinazione permanente con i produttori‚ i loro tecnici e i certificatori
- investimenti per migliorare le condizioni di lavoro‚ la formazione tecnica dei produttori e le capacità organizzative delle loro associazioni.
- investimenti nella commercializzazione in Italia‚ partecipazione ad eventi come fiere‚ convegni‚ ecc. per allargare il mercato e sensibilizzare i consumatori sulle nostre attività‚ sul valore ambientale e sociale dei nostri prodotti e del commercio equo.
- giusto pagamento delle materie prime
- reinvestimento di parte dei nostri utili (oltre al premio FLO) in corsi di formazione‚ assistenza tecnica e organizzativa alle organizzazioni di produttori per l'acquisto di attrezzature da lavoro (carretti‚ animali‚ materiali‚ ecc.)‚ migliorie delle infrastrutture (capannoni e magazzini) e assicurazioni sanitarie per i soci produttori.
- Presenza continua e duratura nel territorio: visite‚ missioni‚ riunioni‚ invio di tecnici‚ esperti locali‚ ecc
- ricerca continua di prodotti e produttori idonei e capaci
Chico Mendes era un seringueiro‚ un
raccoglitore di caucciù dello stato dell'ACRE nell'Amazzonia Brasiliana‚ lottò negli anni compresi tra il 1970 e la fine degli '80 contro la
deforestazione che rischiava di distruggere la foresta‚ unica fonte di
vita per gli abitanti e di reddito per migliaia di estrattivisti del
caucciù‚ in favore di pochi grandi allevatori che l'avrebbero
trasformata in pascolo per i loro animali.
Mille e cinquecento tra contadini‚ indios‚ leader sindacali e religiosi
sono stati uccisi in quegli anni e la loro lotta continua ancora oggi
contro nuove minacce: dighe‚ strade interoceaniche‚ imprese minerarie‚ aumento della frontiera agricola per l'agro-industriaâ gli
agro-bio-combustibiliâ ecc.
Quello che era chiaro per Chico Mendes era che la soluzione che permette
la convivenza tra le popolazioni della foresta amazzonica e la difesa
dell'ambiente è lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali per
mezzo dell'agroestrattivismo.
Migliaia di famiglie‚ organizzate in cooperative e associazioni
sfruttano la foresta per estrarne noce‚ essenze e legno in forma
sostenibile.
Chico Mendes fu assassinato nel dicembre del 1988 ed è divenuto un
simbolo delle lotte per la conservazione e l'uso sostenibile delle
risorse naturali: la Riserva Chico Mendes della regione di Xapurì protegge oggi 1.000.000 di ettari dal disboscamento e fornisce da vivere a
centinaia di famiglie.
Tullio Aymone‚ docente dell'Università di Modena‚ con le sue ricerche
sulle economie di base dell'Amazzonia è stato un elemento catalizzatore
per la nostra cooperativa e tra noi e il movimento cooperativistico
italiano.
Lo sviluppo sostenibile‚ autogestito e dal basso‚ non più imposto
dall'esterno‚ è la base del nostro lavoro e l'origine delle Cooperative
Agroestrattiviste‚ che coinvolgono migliaia di famiglie sparse nelle
comunità dell'Amazzonia brasiliana e boliviana."